Eccomi qui con una nuova recensione, questa volta di un libro meraviglioso che mi ha davvero conquistata! Mi scuso in anticipo per le tantissime citazioni che disseminerò durante tutto il post, non ho potuto fare a meno di inserirle!
Ultima cosa prima di passare alla recensione: ho visitato il sito del libro (
cliccami), e ho visto che l'autrice ha inserito delle bellissime schede dei personaggi, con tanto di foto!Le trovate tutte
qui!
Titolo: La Stella Nera di New York
Autore: Libba Bray
Editore: Fazi
Collana: Lain
Data di uscita: 12 ottobre 2012
Trama:
Evie O’Neill, dopo aver suscitato l’ennesimo scandalo nella noiosa cittadina di provincia in cui è nata, viene spedita dai genitori a vivere nell’effervescente New York City – e la ragazza ne è entusiasta. New York è la città dei locali, del contrabbando, dello shopping e del cinema, e non passa molto che Evie stringe amicizia con irriverenti Ziegfeld girls e scapestrati ragazzi di strada. Evie però non fa conoscenza solo con le luci sfolgoranti dell’età del jazz, ma anche con gli oscuri anfratti del Museo americano del Folclore, della Superstizione e dell’Occulto, che suo zio Will Fitzgerald – presso cui abita – dirige con l’aiuto di Jericho, uno strano ragazzo sempre immerso nella lettura.
E quando una serie di omicidi a sfondo esoterico e riconducibili a uno spirito che torna dal passato vengono a galla, Evie e suo zio sono chiamati a collaborare alle indagini, e sono proiettati al centro del sistema mediatico. I due si lanciano nelle ricerche, ed è allora che quel misterioso potere divinatorio che la ragazza sa di avere si rivelerà utile a catturare il killer, prima che sia troppo tardi.
CITAZIONI PREFERITE
«Sapeva che cosa volesse dire aspettare qualcuno che non sarebbe mai tornato a casa. Sapeva che il dolore, come una cicatrice, si attenuava, ma non se ne andava mai veramente.»
«La gente è portata a pensare che l’odio sia l’emozione più pericolosa. Ma l’amore è altrettanto pericoloso»
«Il confine tra fede e fanatismo è sempre labile», rispose il dottor Poblocki. «Quand’è che il credo si trasforma in una motivazione? Quand’è che il giusto diventa giustificazione e la crociata diventa un crimine?»
«Non esiste potere più grande della storia, su questa terra». Will misurò a grandi passi la lunghezza della stanza. «La gente pensa che siano i confini e le frontiere a costruire le nazioni. È un’assurdità , sono le parole a farlo. Credenze, dichiarazioni, costituzioni.
Parole. Racconti. Miti. Bugie. Promesse. Storia». Will afferrò il fascio di ritagli di giornale che conservava impilati sulla sua scrivania. «Questo, e questi», fece un gesto verso gli scaffali brulicanti della biblioteca, «sono il testamento della ricca storia soprannaturale
del paese».
Grazie mille alla Fazi per avermi inviato una copia da recensire!
Recensione:
«John il Malvagio, John
il Malvagio, fa il suo lavoro adagio adagio. Ti taglia la gola e ti
strappa gli ossetti, poi se li vende per due spiccioletti. »
Esistono certi libri che ti conquistano dal primo
sguardo. Libri che ami ancor prima di iniziarli. Libri che, quando finalmente
cominci, ti prendono ad un punto tale che non puoi far altro che pensare continuamente
alla loro storia e ai personaggi e al mistero che si nasconde in quelle pagine,
e che sai ti rimarranno nel cuore per molto, molto tempo.
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Cover originale |
Sono davvero pochi i romanzi che mi hanno fatto
quest’effetto fino ad ora, per adesso mi vengono in mente solo Il Circo della
Notte, Fateful e Il Sostituto (qui, qui e qui le rispettive recensioni), ma
oggi La Stella Nera di New York è andata ufficialmente a far parte di quella
lista.
Non avevo mai letto niente della Bray, sebbene
desideri iniziare la trilogia di Gemma Doyle da mesi, ma ho trovato cosi tante
recensioni positive su Goodreads che non appena ho scoperto la nuova serie The
Diviners l’ho aggiunta immediatamente in wishlist.
Quando ho saputo che la Fazi avrebbe pubblicato
questo libro, qualche settimana dopo la sua uscita americana, ero al settimo
cielo, e quando il corriere me l’ha finalmente consegnato, ho fatto
praticamente i salti di gioia.
Per certi versi questo libro mi ha ricordato Il
Circo della notte, non per la storia o i personaggi (non potrebbero davvero
essere più diversi), ma per le emozioni che mi ha fatto provare. In entrambi i
romanzi la narrazione è in terza persona e abbraccia tutti i personaggi
principali, tessendo un’intricata storia piena di mistero e magia i cui fili si
uniscono solo alla fine.
Nonostante la grande lunghezza del libro (più di
500 pagine), l’ho terminato in pochi giorni, grazie allo stile scorrevole dell’autrice.
Nel complesso è decisamente una lettura intensa e impegnativa , ma se si
alterna con un altro libro più leggero (io per esempio ho iniziato Dark
Heaven), non dovrebbe pesare più di tanto.
Non parlerò per niente della
trama, la sinossi per me dice anche troppo. Questo è uno di quei libri che si
devono scoprire pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, senza nessuna
anticipazione.
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Serie Gemma Doyle |
L’ambientazione negli anni
20 è uno dei tanti punti forti del libro. Mi sembrava di essere proprio lì, in
quella New York cosi mondana e sfavillante, ma allo stesso tempo cupa e
misteriosa. Grazie al meraviglioso stile dell’autrice, riuscivo a percepire
benissimo le emozioni dei personaggi, la loro paura e preoccupazione per un
male più grande di loro, sentivo perfino l’inquietante canzoncina fischiettata
di John il Malvagio, che non smette di turbinarmi in testa da una settimana.
Ma
la Bray non si è limitata a descrivere in modo fantastico quell’epoca, nel bene
e nel male, ma è anche riuscita a mescolare l’atmosfera di quegli anni con la
misteriosa storia narrata, amalgamando i due elementi perfettamente.
La protagonista, Evie, è
sicuramente una delle migliori eroine che abbia mai incontrato. Ultimamente
trovo sempre più YA in cui le protagoniste sono tutte sciatte e noiose, o
semplicemente troppo normali. Sembra quasi che gli autori abbiano paura di
creare un personaggio diverso e speciale.
Con la Bray questo problema non si è
presentato. Evie è intelligente, frizzante, spiritosa, testarda e coraggiosa, in
una parola, unica.
E gli altri personaggi sono
altrettanto fantastici. Troviamo Will, lo strambo ma intelligente zio di Evie. Mabel,
migliore amica della protagonista e ragazza che vive nell’ombra dei suoi
genitori, in cerca di una propria voce e personalità . Jericho, lo strano e
dolcissimo aiutante di Zio Will. Sam, l’affascinante e misterioso ladro. Theta
e Henry, una ballerina e un musicista alla ricerca del successo. Memphis,
ragazzo con un passato problematico dal quale vuole proteggere a tutti i costi
il suo fratellino Isaiah. Ed infine John Il Malvagio, uno dei cattivi più
malvagi e raccapricianti che abbia mai incontrato.
Mi sento di consigliare La Stella Nera di New
York a tutti gli appassionati del paranormale, sono sicura che non deluderà .
Tuttavia questo non è di certo un libro che si può iniziare in qualunque
momento. Si dice che ogni romanzo ha il suo momento, e se in questi giorni
siete alla ricerca di una lettura leggera e/o veloce, La Stella Nera di New York
non fa proprio per voi. Consiglio comunque a tutti di acquistarlo, perché è
davvero un libro che merita di essere letto, prima o poi ;)
5 stelline!