Recensione L'incubo di Hill House di Shirley Jackson

Eccomi con un'altra recensione di un libro di Shirley Jackson. "Abbiamo sempre vissuto nel castello" mi ha davvero colpita ed ero molto curiosa di leggere qualcos'altro di quest'autrice. Ho scelto L'incubo di Hill House come seconda lettura perché è uno dei libri più famosi della Jackson, e devo dire che nemmeno stavolta sono rimasta delusa. 

"Hill House, not sane, stood by itself against its hills, holding darkness within; it had stood so for eighty years and might stand for eighty more. Within, walls continued upright, bricks met neatly, floors were firm, and doors were sensibly shut; silence lay steadily against the wood and stone of Hill House, and whatever walked there, walked alone."

Il dottor John Montague vuole condurre un'indagine scientifica di Hill House, una casa abbandonata, e chiede aiuto a tre persone, Eleanor, Theodora e Lude. Le prime due vengono scelte per esperienze passate con fenomeni paranormali e perché sembrano essere molto inclini a stimolare eventi psichici o telecinetici, mentre Luke è l'erede di Hill House (la sua famiglia è al momento proprietaria). Sin da subito Hill House si dimostra essere una casa molto inquietante, con porte che continuano a chiudersi, stanze dalla fisionomia strana e corridoi che sembrano portare da nessuna parte. E di notte, le cose peggiorano ancora di più: i protagonisti sentono rumori, hanno visioni e si ritrovano scritte macabre sui muri. Tutte queste cose stanno succedendo davvero o è frutto della mente dei protagonisti?C'è davvero un fantasma a Hill House o sono i suoi visitatori a causare tutto?

“Am I walking toward something I should be running away from?” 

Eleanor è il personaggio centrale della storia. Ha passato tutta la sua vita ad accudire la madre, e adesso che è morta vuole finalmente recuperare tutto il tempo che non ha vissuto fuori di casa. Appena Montague le chiede di partecipare all'esperimento a Hill House, Eleanor non ci pensa due volte: vuole scappare dalla sua situazione attuale (vive con sua sorella e il marito) e iniziare da capo. Ma Eleanor si dimostra ben presto essere il personaggio più fragile della storia, ed essendo anche la voce narratrice, il lettore non può fidarsi di ciò che ci racconta. 

“Fear," the doctor said, "is the relinquishment of logic, the willing relinquishing of reasonable patterns. We yield to it or we fight it, but we cannot meet it halfway.”

L'incubo di Hill House riesce a trasmettere una forte sensazione di inquietudine al lettore pur senza mai mostrare in modo diretto fenomeni paranormali. La Jackson dissemina per tutto il libro indizi sulla natura degli eventi a Hill House, ma sta sempre al lettore se credere o meno a quello che viene narrato, perché per ogni fenomeno strano e fuori dal comune ci sono almeno due spiegazioni. 

Difficoltà lettura in lingua: media.