TRE CLASSICI LETTI E AMATI QUEST'ESTATE


Buongiorno, lettori!Sono arrivata a Edimburgo venerdì e da allora non faccio che correre da una parte all'altra della città per faccende ed eventi vari. Per fortuna le lezioni iniziano settimana prossima, quindi ho un po' di tempo per visitare un po' la città (che per ora adoro). Tornando al blog, oggi vi parlo di tre classici letti negli ultimi mesi. Quest'estate mi sono impegnata e ho finalmente raggiunto il mio obiettivo di leggere qualche classico in più!




L O L I T A    V L A D I M I R    N A B O K O V

 "La guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un altro mondo."

Lolita è uno di quei libri che ho sempre voluto leggere: ne conoscevo trama, ne avevo letto diversi spezzoni, sapevo che è considerato da molti uno dei capolavori del '900. Eppure ne ho sempre rimandato per tanto tempo l'effettiva lettura, probabilmente perché mi sentivo alquanto intimorita dalla storia. Ebbene, Lolita non è stata una lettura semplice. Ho, come mi aspettavo, trovato il libro in sé meraviglioso e l'autore geniale per averlo reso tale nonostante il tema trattato. Per quanto riguarda la storia, non ho potuto fare a meno di rimanerne disgustata e allo stesso tempo affascinata. Penso di aver letteralmente divorato la prima metà del libro. Una volta entrati nella mente del protagonista e aver iniziato ad assistere alla descrizione della sua perversione, diventa difficile staccarsi dalla lettura. 

Qualche parola va alla scrittura magistrale di Nabokov, che è sicuramente ciò che ha reso il romanzo così unico. Il suo stile è ricco e accurato, non si può non rimanerne incantati. Ho letto Lolita in italiano, ma adesso sono decisa a rileggerlo anche in lingua originale. 


Per quanto riguarda l'ultima parte del libro, al contrario della prima, devo dire che l'ho trovata abbastanza pesante. Spesso ho perso il filo della narrazione, e in generale non sono riuscita a seguire attentamente la storia come nel resto del libro. Unica nota negativa in un romanzo senz'altro memorabile. 

I L   L U P O   D E L L A   S T E P P A   H E R M A N    H E S S E

"La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri."

Nonostante conosca Hesse e abbia sempre voluto leggere i suoi libri più famosi, non avevo mai notato tra i suoi titoli Il lupo della Steppa fino a quando non mi è stato consigliato. Ho deciso di leggerlo e ne sono rimasta alquanto colpita. 
Parlerò in breve della trama: il protagonista del libro è Harry Haller, un uomo di mezza età la cui storia viene raccontata grazie al del nipote della signora che ha affittato una stanza allo stesso Harry. Quest'ultimo lascia un manoscritto in cui narra le sue vicende. 
In Harry si dividono due anime: la prima è quella di un uomo per bene, acculturato e riflessivo. La seconda è quella di "un lupo della steppa", selvaggio e solitario, che ha perso fede nella società e nel genere umano e che si distanzia da tutto e tutti.
Questo conflitto diventa insopportabile per Harry: ha senso continuare a vivere?Quando una serie di avvenimenti e incontri stravolgono la sua vita, Harry è costretto a rivalutare tutto ciò in cui ha sempre creduto. 

Il cambio da realtà e immaginazione è molto sottile, quasi impercettibile. Nella seconda metà del libro, e ancora di più nella parte finale, la narrazione più o meno lineare lascia il posto a una più onirica e psicanalitica. Seppur confusa, devo dire che l'ho quasi preferita rispetto alla parte iniziale. 
La storia di Harry è senza tempo, non è difficile immedesimarsi nella sua situazione. Un'altra particolarità del romanzo è che è composto da diversi "strati" di lettura. Si possono cogliere alcuni significati così come trascurarne altri: ogni lettore può darne un'interpretazione diversa, come dice lo stesso autore nelle note.
In questo libro Hesse infatti affronta molteplici temi, primi fra tutti la critica alla società borghese e la pluralità dell'io, che si incastrano l'uno con l'altro fino a formare una storia complessa ma che non può fare a meno di catturare il lettore. Come ho detto, sono rimasta piacevolmente sorpresa da Il lupo della steppa e leggerò senz'altro anche gli altri titoli di Hesse.


I L   G R A N D E   G A T S B Y  S C O T T   F I T Z G E R A L D

"Ogni volta che ti viene voglia di criticare qualcuno, ricorda che non tutti al mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu"

Anche Il grande Gatsby è un classico che volevo leggere da tempo. Tuttavia avevo solo una vaga idea della trama e non sapevo bene cosa aspettarmi. A lettura ultimata, posso dire che il libro mi è decisamente piaciuto. Seppur breve, si tratta di una storia che colpisce e fa appassionare il lettore.  

L'intera vicenda viene narrata attraverso gli occhi di Nick, che osserva e descrive ciò che succede restando sempre un po' in disparte, pur facendo a tutti gli effetti parte della storia. Il vero protagonista è ovviamente Gatsby: all'inizio questo personaggio rimane avvolto da un alone di mistero. Tutti lo conoscono, tutti partecipano alle sue feste, ma chi è davvero?Nel corso del libro Gatsby rivela il suo passato e la sua storia a Nick, e quindi anche a noi lettori. 
In particolare scopriamo del grande amore di Gatsby, ciò su cui ormai ruota tutta la sua vita. Una storia d'amore che ha fatto si che questo personaggio rimanesse ancorato al passato cercando disperatamente di riviverlo. Tuttavia è impossibile riportare indietro qualcosa che è ormai andato via, e Gatsby se ne renderà conto a fine libro, in un epilogo estremamente triste che lascia il lettore con un profondo senso di amarezza. 
Il Grande Gatsby è una lettura scorrevole che, grazie a descrizioni vivide e dettagliate, immerge completamente il lettore nel periodo degli anni '20, con tutte le sue ombre e contraddizioni. Decisamente consigliato!

3 commenti

  1. Ricordo che Il Grande Gatsby non mi era piaciuto tantissimo la prima volta che l'ho letto - ho imparato ad apprezzarlo nel tempo. Oltretutto, secondo me, è una lettura che dà qualcosa di diverso ogni volta che lo si rilegge e soprattutto a seconda dell'età che si ha quando viene fatta la rilettura.
    Lolita ce l'ho sullo scaffale da almeno un anno e devo proprio decidermi a leggerlo.

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    1. Si è sicuramente una lettura da fare Lolita!Per Gatsby si, penso che anch'io lo apprezzerò di più rileggendolo!

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  2. Delle recensioni brevi, ma molto significative. ❤
    Non ho letto nessuno di questi tre libri, a dire la verità non leggo molti classici, anche se ultimamente sto iniziando ad esserne attratta. ❤
    Devo dire che questi tre libri mi incuriosiscono moltissimo, avevo sentito già parlare di "Il grande Gatsby" ma non mi sono mai convinta a leggerlo. ❤
    Gli estratti che hai pubblicato ad ognuna di queste recensioni mi hanno colpito, credo proprio che li aggiungerò tutti e tre in lista. ❤
    Spero di leggerli quanto prima. ❤

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Grazie mille per aver commentato il mio post!Apprezzo tantissimo i vostri commenti e cercherò di rispondervi al più presto =)

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