Buon lunedi a tutti!Come vi avevo annunciato lo scorso lunedi, oggi inizia il
Blog Tour del libro Di me diranno che ho ucciso un angelo di Gisella Laterza!Per vedere il programma completo, vi rimando al
post d'introduzione (
qui), il calendario con le prossime tappe lo trovate invece a fine post :)
La tappa di oggi consiste nella presentazione di
alcuni brani (più citazioni in realtà ), tratti dal libro più una video intervista a Gisella in cui risponderà a sette domande su se stessa e su
Di me diranno che ho ucciso un angelo!
L'intero romanzo è fantastico (
qui trovate la mia recensione), quindi scegliere solo alcuni passi è stato abbastanza difficile, ma alla fine ce l'ho fatta e ne ho selezionati 5 molto brevi!Dopo i 5 passi troverete
la video intervista, ed infine il calendario del Blog Tour!Vi ricordo inoltre la pagina ufficiale del romanzo (
qui) e la pagina facebook dell'evento (
qui)!
Iniziamo con i passi tratti dal libro :)
"Ho imparato" risponde lo sconosciuto "che ad una domanda come - chi sei? - non si risponde con una parola sola"
"E con cosa?"
"E' questo il dilemma. Non lo so. Che cosa sono gli uomini? E le donne? E come sono diventati ciò che sono? E come posso diventarlo io? So solo che tanti uomini sono ciò che non dovrebbero essere. So che tanti uomini e tante don ne non riescono a diventare se stessi. Perciò te lo chiedo di nuovo: come si diventa se stessi? Che cosa sono gli uomini e le donne? Cosa li rende reali?"
"Io non capisco" dice lo sconosciuto non appena ha finito di raccontare la storia del frate.
"Che cosa?" domanda Aurora.
"Come questa cosa che voi umani nominate in continuazione, l'amore, possa fare bene, come dice il venditore di fiori e male, come dice il frate."
Aurora non sa rispondere. Non è pronta a cominciare una discussione sull'amore. Come spiegare che per gli uomini esiste qualcosa che è al tempo stesso il più bell'incantesimo e la più pesante maledizione?
"Come può fare bene e male?" insiste lo sconosciuto.
"E' come il sole" dice Aurora "A volte riscalda, a volte brucia."
"È dolce pensare che questo viaggio sarà breve.
Il pensiero si confonde, si offusca e svanisce come uno sbuffo di fumo aurora barcolla verso un posto a caso al centro del tram, un sedile qualsiasi in cui sprofondare il più in fretta possibile, prima di rotolarci sopra, almeno.
Ci arriva, si siede di botto. In un attimo il mondo comincia a girare. Aurora chiude gli occhi. Il mondo gira più veloce. Troppo alcool, troppa noia. Ed è troppo tardi. O troppo presto, a seconda dei punti di vista. Quando i tram della notte cominciano a diventare i tram del mattino è difficile capire se è presto o tardi, medita.
Ma poco importa. Ciò che conta è essere riuscita da sola a prendere il tram per tornare a casa. Un viaggio breve, grazie al cielo, così non si addormenterà prima della sua fermata.