I mostri di Templeton, uno dei primi libri (se non il primo in assoluto) di Lauren Groff mi aveva affascinato sin dalla prima pagina per la sua prosa meravigliosa, per la complessità dei personaggi e per quell'alone di realismo magico che circondava la storia. Non l'ho amato completamente, ma si è rivelata sicuramente una delle letture più interessanti fatte quest'anno. E direi che adesso posso dire lo stesso di Arcadia.
“He keeps his deepest belief tight to him: that people are good and want to be good, if only you give them a chance.”
Arcadia è una comunità di hippies che, verso la fine degli anni sessanta, decidono di abbandonare le loro vite e iniziarne di nuove, in assoluta libertà e in armonia con la natura. Ciò che inizialmente è un piccolo gruppo di idealisti si trasforma in una grande comunità che, ad un certo punto, comincia irrimediabilmente a declinare, fino a scomparire. L'evoluzione di Arcadia, viene narrata da Bit, che nasce e cresce insieme alla comunità , che assiste alla sua rovina, e che si ritrova, da adolescente, in un mondo che non gli è per niente familiare.
“Freedom or community, community or freedom. One must decide the way one wants to live. I chose community.”
La storia viene divisa in tanti piccoli episodi che vanno a unirsi lentamente gli uni con gli altri fino a dare al lettore, nelle ultime pagine, una visione completa di ciò che Bit ha vissuto crescendo in un posto come Arcadia. Da lettori vediamo tutto attraverso gli occhi di Bit, all'inizio del libro poco più che un neonato.
Vediamo come appare Arcadia agli occhi di un bambino, come la comunità influenza la sua vita da adulto, le sue attitudini e relazioni con il mondo esterno, come lo spinga a cercare sempre la perfezione in un mondo tutt'altro che perfetto.
“Even when you think you can't bear it, you can bear it.”
La scrittura della Groff è si stupenda, ma anche molto intricata e particolare, il che rende al lettore abbastanza difficile, soprattutto nei primi capitoli, entrare nella storia. Ma una volta superata la prima parte, una volta che si inizia a familiarizzare col mondo di Arcadia e la miriade di personaggi che si trovano al suo interno, ecco che diventa invece complicato interromperla, la lettura.
Arcadia è un romanzo lontano dall'essere perfetto, e come avevo detto anche per I mostri di Templeton, non si tratta di un libro adatto a tutti. Personalmente, posso dire di aver iniziato ad apprezzare sempre di più quest'autrice e i suoi lavori, tanto da voler leggere al più presto il suo Fates and Furies.
Per chi fosse interessato, Arcadia è stato pubblicato anche in Italia con l'edizione che trovate qui di lato ^^
Difficoltà lettura in lingua-4,5 stelline.
Sai che non conoscevo proprio questa autrice o questi libri?! Mi pare di aver visto tempo fa il post in cui parlavi de "I mostri di templeton" ma ho ricordi parecchio annebbiati
RispondiElimina. Ora vadoba rileggermela XD.. La cover originale di Arcadia è bellissima e le tue parole mi hanno incuriosita. Ci farò un pensierino ;)