Titolo: Need. Prigioniera d'amore
Autore: Carrie Jones
Editore: Newton Compton
Collana: Vertigo
Prezzo: 12,90 euro
Data di uscita: 25 aprile 2013
Trama:
Autore: Carrie Jones
Editore: Newton Compton
Collana: Vertigo
Prezzo: 12,90 euro
Data di uscita: 25 aprile 2013
Trama:
Zara si sente una ragazza diversa dalle altre. Mentre l'unica preoccupazione delle sue coetanee sembra quella di collezionare rossetti, lei ha problemi ben più difficili da affrontare. Suo padre è andato via di casa tanto tempo fa e sua madre non sta bene e non è in grado di prendersi cura di lei. E così, dopo la morte dell'amato patrigno, Zara è stata affidata a sua nonna e si è trasferita da lei, in un tranquillo paesino del Maine. Per Zara ora inizia una nuova vita: nuova scuola, nuovi amici, nuovi incontri. Come quello con Nick, un ragazzo sexy ma molto, molto particolare... Zara è felice, eppure c'è qualcosa in quel paesino apparentemente tranquillo che la inquieta, e presto capisce che le sue non sono solo fantasie: qualcuno o qualcosa la sta seguendo. E non si tratta di una creatura umana, ma di un nemico molto pericoloso, assetato di sangue...
RECENSIONE:
Need era stata una lettura carina e molto piacevole, alla quale mancava però quel qualcosa in più che riesce a conquistare definitivamente il lettore. Speravo di trovare questo "qualcosa" Captivate (lo chiamerò con il titolo originale per abbreviare), ma purtroppo non è stato cosi.
Ci sono talmente tanti problemi in questo libro che non so nemmeno da dove cominciare.
La storia, i personaggi, il romance, la mitologia...non c'è stato nemmeno un elemento che, rispetto a Need, è migliorato. Sembra che l'autrice non sapesse assolutamente cosa scrivere e quindi abbia messo insieme tutto ciò che riusciva a inserire, facendo precipitare l'intera serie.
Partiamo dal titolo. Tralasciando quello italiano ("prigioniera" può anche starci, ma "d'amore" proprio no), direi che Captivate non ha niente a che vedere con la storia o col modo in cui essa mi ha fatto sentire. La cosa ironica infatti è che Captivate ha fatto tutto tranne che catturarmi.
La storia riprende proprio da dove si era concluso Need. Zara e i suoi amici hanno rinchiuso i pixie in una casa circondata da ferro, dalla qualche non possono in alcuno modo uscire. Sembra che tutto si sia risolto, e invece non è cosi. Sempre più Pixie arrivano in città , e non si fermeranno finché quelli rinchiusi non saranno liberati.
Zara è pronta a tutto per proteggere le persone che ama, ma non all'unica cosa che potrà davvero salvare la vita a Nick e ai suoi amici: diventare il mostro che ha sempre temuto di poter essere.
Se in Need Zara mi era piaciuta per la sua indipendenza e testardaggine, in Captivate l'ho odiata proprio per la mancanza di quest'ultime. La testardaggine rimane, ma Zara la mostra solo nei momenti meno opportuni. L'indipendenza invece scompare completamente.
La protagonista sembra diventare un tutt'uno con Nick. Ogni volta che Zara deve fare qualcosa, chiede il permesso a Nick. Ogni volta che fa qualcosa e non lo dice a Nick, si sente in colpa. E nessuno le dice niente al riguardo.
Nick mi era piaciuto abbastanza in Need. Era il classico ragazzo super bello, super dolce e super simpatico, ma insieme a Zara funzionava. In Captivate invece si è completamente trasformato. Dà continuamente ordini a Zara perché "sa cosa è meglio per lei", non vuole che l'aiuti con i pixie perché "combattere è troppo pericoloso per una ragazza" e non fa altro che chiamarla "piccola". Ma a Zara va bene tutto questo, perché Nick è cosi bello e sexy che non le importa se la tratta come una bambina e prende decisioni per lei.
Quando è arrivato in scena Astley avrei voluto davvero urlare di gioia. Per tutto il libro ho sperato che Nick venisse ucciso o portato via cosi che Zara potesse capire quanto Astley sia la scelta giusta.
Quando si parla di triangoli amorosi, c'è una cosa che le eroine femminili dovrebbero capire. Solo perché si è innamorate follemente di un ragazzo non vuol dire che sia lecito trattare malissimo l'altro.
Zara non fa altro che usare Astley, che tiene davvero a lei e che farebbe di tutto pur di vederla felice, ma Zara è troppo accecata dalla sua relazione con Nick per accorgersene.
Mentre in Need ogni capitolo era introdotto da una fobia, in Captivate ci sono "curiosità " sui pixie che Zara vuole inserire in una sorta di guida per salvarsi da un attacco, appunto, di pixie.
Ma ecco una curiosità tutta mia: questi consigli li conosciamo già . Sono cose che abbiamo trovato già in Need e che vengono perfino ripetute in Captivate, non ne capisco l'utilità . Qualche esempio:
-I pixie non somigliano a Campanellino. Benché di tanto in tanto indossino dei tutù. Ma diciamo la verità , chi non lo fa?
-In caso dobbiate affrontare dei Pixie, ricordatevi di usare armi con del ferro.
-Far finta che non esistano non funziona.
Altra osa che manca in Captivate è quel senso diinquietudine e mistero che era invece presente in Need. Le scene in cui il padre di Zara le sussurrava nel bosco per confonderla, la seguiva e la osservava continuamente erano davvero inquietanti.
E' vero, i pixie non sembravano creature completamente orripilanti (e di certo non raggiungevano i livelli di inquietudine di altri libri sulle fate, come per esempio Il Sostituto), ma erano decisamente interessanti.
In questo seguito invece sono più interessanti gli umani.
In più l'autrice ha aggiunto davvero troppi elementi mitologici alla trama. I pixie e i mannari per me erano decisamente abbastanza, invece la Jones ha deciso di inserire le Valchirie, questa storia di Valhalla e l'intera profezia sulla fine del mondo (che toccherà ovviamente a Zara sventare) sono tutte cose superflue che non hanno affatto arricchito la storia, l'hanno semplicemente schiacciata, rendendola piatta e vuota.
Il mio voto è di 2.5 stelline!Captivate è una lettura decisamente piacevole, ma non raggiunge i livelli di Need e per me ha fatto affondare l'intera serie!Consigliato solo a chi si è avvicinato da poco al Young Adult!