Buongiorno, lettori!Oggi vi parlo di una delle mie ultime letture, Hurt di Tabitha Suzuma. Si, si tratta della stessa autrice che, un po' di anni fa, ha fatto tanto parlare di sé con il suo libro più famoso, Proibito. Hurt è una storia molto diversa, e premetto che non raggiunge sicuramente i livelli di Proibito, ma nel complesso mi è piaciuta, soprattutto perché anche qui la Suzuma è riuscita a trattare molto bene un argomento difficile e che nei libri per adolescenti non vede spesso la luce.
Hurt è la storia di Matheo, un ragazzo che sembra avere una vita perfetta. Fa uno sport che adora e a cui è molto bravo, la sua famiglia gli ha dato tutte le possibilità che desiderava e ha una ragazza che ama più di ogni altra cosa. Fino a quando non accade qualcosa che lo rovina. Dopo un fine settimana lontano da casa per una gara, Matheo cambia radicalmente. É improvvisamente stanco di assecondare il volere dei suoi genitori, di allenarsi costantemente, di fingere di esser felice. E allo stesso tempo non è in grado di rivelare a nessuno ciò che è successo quel weekend a Brighton, perché è sicuro che la verità distruggerà tutte le persone che ama.
É come se fosse l'unico ad essere consapevole della stupidità degli umani: entusiasmo forzato, persone che corrono da una parte e dall'altra, cercando di superarsi a vicenda nel loro urgente bisogno di arrivare da qualche parte-il luogo esatto non sembra nemmeno avere importanza. Ciò che è necessario è che continuino ad andare avanti, a tenersi impegnati-tutto un tentativo disperato per convincersi che siamo parte di questo mondo, che siamo importanti, e che le scelte che prendiamo e le azioni che facciamo significano davvero qualcosa.
E cosi come gli altri personaggi, anche noi lettori scopriamo la verità solo alla fine. La conclusione è sicuramente la parte più sconvolgente e di impatto, dal punto di vista emotivo, del libro, non solo per la rivelazione di ciò che è effettivamente successo ma anche e soprattutto per le conseguenze a cui essa conduce. L'azione maggiore si concentra infatti nelle ultime pagine, al contrario il resto del libro è tutto dedicato al contrasto tra la vita del protagonista prima e dopo l'avvenimento che ha cambiato ogni cosa.
Hurt è un libro doloroso, ma ammetto che non mi ha colpito come Proibito. Proibito mi aveva completamente distrutta, e per giorni non ero riuscita a leggere altro perché non smettevo di pensare a come si era concluso. Sono passati quattro anni e decine di letture intermedie ma nonostante questo posso ancora dire che Proibito è uno dei libri che hanno segnato di più la mia vita da lettrice. Con Hurt non è stata semplicemente la stessa cosa. Ciò però non significa che non mi sia piaciuto, anzi. Ho apprezzato molto il modo in cui la Suzuma è riuscita ad affrontare ancora una volta un tema così delicato, che non vi anticipo ma che potrete facilmente indovinare leggendo una sinossi più dettagliata.
Ho anche trovato la scrittura della Suzuma migliorata rispetto a Proibito. Lo stile poetico e incisivo rimane, ma adesso è anche più ricco e dettagliato di prima.
Non puoi modificare il passato; puoi solo imparare a viverci, trovare un modo per accettarlo, e andare avanti.
Difficoltà in lingua-media: il linguaggio è di per sé semplice, ma ci sono molti passaggi descrittivi.
Quanto lo voglio leggere questo libro! *__*
RispondiEliminaVoglio leggera troppo la Suzuma. Ma, mannaggia, perché non la traducono?
RispondiEliminaNe ho uno in lingua, vinto autografato. Proverò... :)
Io voglio leggere Proibito da tantissimo tempo! Questo invece non lo conoscevo, sembra interessante ma voglio dare priorità all'altro... li proverò comunque entrambi però!
RispondiEliminaSai che non ne conoscevo nemmeno l'autore? Devo aggiornarmi un po'!
RispondiEliminaComunque ho fatto un salto veloce nel tuo blog e mi piace molto, mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi!
Lifen
Ok, sono giunto alla conclusione che i libri della Suzuma devo assolutamente leggerli quest'estate. La tua recensione mi ha convinto al 100% e penso proprio che li leggerò entrambi senza leggere la sinossi, che, a quanto mi pare di aver capito, rovinano un po' l'esperienza di lettura.
RispondiEliminaOvviamente conosco qual è l'argomento di base di Forbidden però non tutto il resto che viene svelato nella trama, e per Hurt, sebbene abbia già un'idea, preferisco restare nel dubbio circa la rivelazione finale e viverla "autenticamente" durante la lettura, senza smorzare l'esperienza :)
Ciao!! Pensa che ho letto poco tempo fa "proibito"!!... Però non mi ha conquistato completamente. Penso che darò una chance anche a questo libro, ma con mooolta calma :)
RispondiEliminaPeccato che la "vita letteraria" della Suzuma in Italia si sia fermata alla pubblicazione di "Proibito", è senza ombra di dubbio un'autrice che merita :)
RispondiEliminaNon sono bravissima con l'inglese ma "Hurt" me lo segno in wishlist.
Complimenti per la recensione! :) ogni volta che leggo una recensione dei libri di questa autrice mi viene una gran curiosità , però non fanno esattamente per me, quindi continuo a rimandare :)
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